Servizio Clienti: +39 0722 88624 Outlet Roma: +39 0774 358264 Outlet Milano: +39 02 62063992 Cell. e Whatsapp: +39 3318114108

Pavimento galleggiante e sopraelevato

Blog Italgres Outlet  

7 Aprile 2020

pavimento galleggiante

Se hai necessità di sostituire i pavimenti con una soluzione non invasiva e duratura nel tempo, puoi valutare l’applicazione di un pavimento galleggiante, notoriamente conosciuto anche come pavimento sopraelevato o pavimento flottante.
In questo articolo vedremo cosa sono i pavimenti galleggianti e in quali contesti costruttivi è consigliato il loro impiego. Inoltre, faremo una valutazione dei vantaggi e dei limiti derivanti dall’adozione di una soluzione di questo tipo.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire cosa contraddistingue un pavimento flottante da un pavimento statico.

Cos’è un Pavimento galleggiante

Si tratta di un sistema di installazione che prevede la posa delle lastre del pavimento, sopra una struttura a telaio. Le piastrelle del piano di calpestio saranno quindi posizionate ad una certa altezza rispetto alla base del solaio. Altezza che può variare in ragione delle esigenze costruttive.
Nei fatti, il telaio è composto da una struttura modulare rimovibile, in grado di alloggiare e sorreggere la pavimentazione, sia da interno che da esterno. Nell’intercapedine sottostante possono essere alloggiati anche elementi di impiantistica (riscaldamento, idraulica, cablaggio, ecc.), poiché il vano tecnico che si crea tra il pavimento e il solaio è facilmente accessibile, in qualsiasi punto ed in ogni momento.
Infatti, le piastrelle dei pavimenti galleggianti richiedono una semplice posa in opera e non è necessario l’utilizzo di colle. Quindi, non essendo fissate alla struttura sono anche facilmente asportabili, in quanto sono incastrate e tenute tra loro da un nastro in PVC morbido, che funge da fuga.

Come è fatto un pavimento sopraelevato

Il telaio sottostante è composto da sostegni verticali ed orizzontali di facile assemblaggio. Si tratta di elementi in metallo, guarnizioni e viti che permettono di creare un sostegno efficace e duraturo nel tempo.

Sopra il telaio possiamo utilizzare diversi tipi di finiture, come il Gres Porcellanato 20 mm, disponibile in diversi effetti, formati e stili estetici.

Pavimenti galleggianti per esterni finto legno

Un esempio, che puoi trovare tra i prodotti del nostro catalogo online, sono le piastrelle Lea Ceramica Lodge Grove, in gres effetto legno da esterno.

Tra le caratteristiche del gres porcellanato vi è l’alta resistenza alle abrasioni, l’impermeabilità ai liquidi e la lunga durata dei materiali anche in ambienti con alta affluenza di pubblico.

Per approfondire questo argomento vedi Perchè scegliere il Gres porcellanato effetto legno?

Perché un Pavimento galleggiante?

Vediamo, quindi, in quali situazioni è consigliato adottare dei pavimenti galleggianti.

Pavimento flottante esterno

I pavimenti galleggianti sono particolarmente indicati per terrazze, affacci e aree all’aperto, le quali possono risentire delle particolari condizioni meteorologiche, come precipitazioni intense, inverni rigidi o estati assolate. Queste condizioni possono creare delle crepe tra le fughe, o addirittura provocare la frattura delle piastrelle.

Mentre, essendo un pavimento flottante privo di vincoli rigidi, le piastrelle non risentono degli sbalzi termici e si mantengono inalterate per lungo tempo.

Per avere una panoramica completa sui prodotti adatti per pavimenti flottanti per esterni prezzi, formati e finitura, vedi il Gres Porcellanato 20 mm, nel nostro catalogo online, con sconti sino a -80% e tutto in stock a magazzino.

Pavimento flottante nelle ristrutturazioni edilizie

Il pavimento sopraelevato è particolarmente indicato nel recupero edilizio di edifici, anche di pregio o di interesse storico. Ovvero, in tutti quei casi dove è necessario realizzare una pavimentazione nuova, ma non si vuole perdere in modo irreparabile quella originale, soprattutto se si tratta di edifici storici vincolati.

O ancora, nei casi in cui si vuole inserire un sistema impiantistico moderno (riscaldamento, idraulico, cablaggio, ecc.), senza eseguire i più invasivi e costosi lavori di muratura, o peggio ancora lasciando cavi e tubazioni a vista.

Pavimento galleggiante: pro e contro

Alcuni punti a suo favore li abbiamo già visti. Vediamo ora, nel dettaglio, quali sono i punti di forza e i limiti di una pavimentazione flottante.

Pavimento galleggiante: vantaggi

  • Isolamento acustico e termico. Soprattutto nel caso di un interpiano di una struttura che ospita diversi immobili, è possibile ridurre il propagarsi dei rumori (in entrata e in uscita). Oppure, può fungere da coibentazione termica, ad esempio quando un immobile si trova al primo piano sopra un porticato (il cosiddetto pilotis).
  • Posa in opera su un pavimento esistente. Come abbiamo visto, si tratta di una soluzione ideale in contesti di recupero edilizio. I vantaggi sono la riduzione dei costi di intervento e la salvaguardia della pavimentazione esistente.
  • Creazione di un vano tecnico. Uno spazio destinato alla posa di tubazioni per il riscaldamento e il condizionamento, nonché per il cablaggio elettrico, telefonico e informatico. Queste dotazioni impiantistiche e tecnologiche possono essere facilmente raggiunte per la normale manutenzione, o in caso di ispezione per guasti e malfunzionamenti. Basta, infatti, sollevare le piastrelle, le quali sono semplicemente appoggiate alla struttura e ancorate tra loro con delle fughe in PVC, ma non incollate come succede nei pavimenti statici. Il risparmio in termini di tempo e di costi di gestione è indubbiamente notevole.
  • Sgravi fiscali. Un pavimento sopraelevato è considerato un elemento mobile, come le pareti e le tettoie non in muratura. Per cui, l’adozione di questo tipo di pavimentazione può far accedere ai vantaggi fiscali previsti dalle norme in vigore.
  • Carico strutturale. Una pavimentazione sopraelevata ha un peso che incide sul solaio inferiore di 1/3 rispetto ad una pavimentazione statica. Si tratta di una soluzione ideale nel caso in cui non si voglia caricare ulteriormente la struttura portante, specialmente se stiamo operando in una zona sismica.

Pavimento galleggiante: limiti

  • Pulizia e manutenzione. Per quanto le mattonelle siano ben fissate attraverso fughe in materiale plastico, amovibili, isolanti e a tenuta stagna, si ritiene opportuno non abbondare con l’uso dell’acqua o di solventi per le pulizie. Il motivo deriva semplicemente dal fatto che nel vano tecnico sono presenti cavi elettrici o di connessione. I quali, malgrado siano contenuti in tubi corrugati, a lungo andare potrebbero danneggiarsi.
  • Base sottostante. Per avere un buon risultato estetico e funzionale, la pavimentazione sottostante deve presentare una superficie uniforme e liscia. In caso contrario, nel tempo potrebbero verificarsi cedimenti della struttura e del piano di calpestio. Pertanto, se possibile, è meglio eseguire un massetto ex novo. Continua sotto

Conclusioni

I pavimenti sopraelevati sono di gran lunga da preferire nei seguenti casi:

  • Uffici e ambienti commerciali. Ovvero, in contesti dove è necessario cambiare spesso la disposizione degli impianti tecnici, senza creare troppi disagi ai dipendenti o ai clienti.
  • Ristrutturazioni edilizie. Quando la struttura originaria non permette un carico ulteriore dei solai, o si vuole salvaguardare la pavimentazione originaria.

Adottare una soluzione di pavimento sopraelevato è consigliato inoltre, nei casi in cui si vuole creare un vano per il passaggio degli impianti tecnici: rete elettrica, di climatizzazione, informatica e telefonica, di automazione e sicurezza (antifurto e antincendio).

Detto questo, per poter sfruttare appieno tutti i vantaggi di un pavimento flottante, è importante scegliere con cura gli elementi di finitura del piano di calpestio. Infatti, oltre a rispettare specifiche scelte stilistiche, la pavimentazione dev’essere composta da materiali di alta qualità e resistenza nel tempo.

A questo proposito vedi il Gres Porcellanato 20 mm, nel nostro catalogo online, con sconti sino a -80%.