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Consigli e indicazioni pratiche su come pulire il gres porcellanato.
Il gres è un materiale moderno ed innovativo, che richiede una semplice e rapida manutenzione. Tuttavia, esistono casi specifici per cui è opportuno adottare alcuni accorgimenti, per valorizzare al meglio le pavimentazioni e i rivestimenti della casa.
In questo articolo avremo modo di conoscere le corrette modalità di pulizia in base alle diverse casistiche di sporco e macchie. Inoltre, ti forniremo qualche consiglio sui detergenti da utilizzare per pulire il gres, compresi quelli naturali ed ecosostenibili.
Si tratta di un materiale molto versatile e resistente. Gli innovativi processi produttivi fanno sì che si possano ottenere numerosi effetti naturali e non. Come ad esempio l’effetto legno, cemento, pietra, marmo, resina, e molti altri.
Le tecniche di produzione altamente tecnologiche sono in grado, non solo di riprodurre le diverse texture, ma anche le tipiche superfici ruvide o lisce, lucide o opache.
In base alla finitura anche la manutenzione dovrà seguire alcuni accorgimenti specifici.
C’è da premettere che, in linea generale, le piastrelle e le lastre in gres porcellanato hanno un ridotto tasso di assorbimento dei liquidi. E questo semplifica non poco la manutenzione e la pulizia di pavimenti e rivestimenti.
Tuttavia, si tratta di superfici che sono esposte a diversi tipi di sporco. Vediamo qualche esempio:
La buona notizia è che con il gres porcellanato è praticamente impossibile che il pavimento rimanga macchiato. Tuttavia, alcuni composti vanno trattati nel modo giusto.
Per quanto sia semplice la manutenzione del gres porcellanato, possiamo ritrovarci ad avere fondamentalmente due situazioni tipo: pulizia straordinaria e pulizia ordinaria.
E’ una situazione che si può verificare dopo la stessa messa in posa delle pavimentazioni o dei rivestimenti. Oppure, successivamente ad altri lavori eseguiti in casa: come tinteggiatura, manutenzione impianti che magari richiedono il taglio e il ripristino di parti murarie, e così via. Insomma tutte quelle situazioni che creano uno sporco non quotidiano (croste di cemento, gocce di colle e sigillanti, calce, pittura muraria, ecc.).
La pulizia di fine cantiere dev’essere operata con cura e attenzione, in modo che ogni residuo di lavorazione sia eliminata definitivamente e senza compromettere il risultato dei lavori.
Nelle ampie superfici commerciali possono essere utilizzate delle macchine pulitrici con spazzole di media durezza e non abrasive. Mentre, in spazi ridotti, possiamo lavare le superfici a mano, con un panno pulito e morbido.
Prima di procedere alla pulizia dei residui di cantiere, dopo la posa delle piastrelle, dobbiamo valutare alcuni aspetti. E’ importante infatti conoscere esattamente quali sigillanti sono stati adoperati. Poiché in base alla loro composizione varierà anche il tipo di detergente da utilizzare.
Per non incorrere in errori è bene informarsi dall’impresa che ha realizzato i lavori, o consultare le indicazioni riportate nel packaging dei sigillanti.
Per residui di cemento, calce e pittura, ammorbidire con acqua calda la superficie e lavare con un detergente neutro o alcalino diluito.
Se in alcuni punti persistono accumuli di materiale estraneo (anche colle, silicone), si può raschiare delicatamente la parte interessata, sino alla completa rimozione.
Prima di procedere al lavaggio è bene rimuovere tutte le parti di sporco non aderente alle superfici: polvere, capelli, pelucchi, ecc.. Si può procedere con una comunissima scopa e paletta, con un panno apposito per catturare la polvere o con l’aspirapolvere.
Una volta rimosse tutte le parti volanti possiamo diluire in un recipiente d’acqua del detergente per pavimenti in ceramica.
In linea generale, indipendentemente dalla finitura, è bene non utilizzare prodotti aggressivi, soprattutto su superfici lucide, meglio puntare su quelli neutri. Per pulire le superfici utilizzare panni morbidi e non abrasivi.
Inoltre, per avere spazi sempre con un aspetto pulito, nuovo e senza aloni, i detergenti andrebbero sempre risciacquati con cura.
Ci sono poi i casi in cui il versamento di particolari sostanze possono lasciare antiestetici aloni qualora non venga applicata una corretta pulizia.
Di seguito riportiamo un elenco delle tipologie di sporco più diffuse, con associato il detergente più idoneo da utilizzare.
Quelli indicati sono i componenti principali, i quali si possono trovare nelle etichette dei prodotti, comunemente disponibili anche nei market.
Per mantenere nel tempo la sua morbidezza e il calore tipico del materiale naturale, non occorrono particolari accorgimenti.
Uno dei vantaggi del gres è proprio la possibilità di avere una pavimentazione dall’effetto estetico naturale, ma che richiede una manutenzione minima.
Sarà quindi sufficiente spazzare e lavare con un panno morbido, utilizzando una soluzione di acqua calda e un detergente a base neutra.
Questo tipo di materiale non richiede un prodotto specifico. Tuttavia, è bene prestare una certa attenzione in fase di risciacquo per evitare aloni dovuti a residui di detergente.
Inoltre, sulla superficie rugosa il panno andrebbe passato lentamente e più volte, nel senso dei rilievi. Questo consente di rimuovere con più efficacia lo sporco.
Attenzione poi ai punti meno accessibili (angoli, sotto i mobili, ecc.). Poiché, nel tempo, potrebbe depositarsi dello sporco che, oltre alla scarsa igiene, creerebbe anche un effetto estetico sgradevole.
Per la pulizia ordinaria della tua casa, se preferisci utilizzare prodotti naturali ed ecologici, puoi far ricorso ad un rimedio fatto in casa.
Diluisci in 3 litri d’acqua calda un bicchiere di aceto bianco. Come sai l’aceto ha un potere sgrassante, disincrostante per il calcare, antibatterico e detergente. Con questa soluzione naturale non è necessario risciacquare con la sola acqua.
Il risultato è una superficie pulita, igienizzata e delicatamente profumata.
Infine vogliamo lasciarvi una piccola ma utile raccomandazione.
Per quanto il gres abbia una resistenza superiore agli altri materiali, è preferibile non utilizzare detergenti che contengono acido fluoridrico o suoi derivati.
Sono inoltre da evitare totalmente le cere e i prodotti oleosi. Si rischia infatti di rendere le superfici scivolose senza aggiungere pregio alla pavimentazione, né rimuovere lo sporco. Pertanto si sconsiglia anche l’aggiunta di oli essenziali all’acqua di lavaggio.
Nell’immagine di copertina un esempio di applicazione delle lastre serie Bourgogne Sand Sunrock di Atlas Concorde effetto pietra.